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giovedì 12 novembre 2009

Messaggio unitario a tutte le lavoratrici!

AVVISO COMUNE
A TUTTE LE LAVORATRICI DI POSTE ITALIANE


Come ormai è noto a tutte le lavoratrici, dal 2010 nel pubblico impiego le donne potranno andare in pensione di vecchiaia al compimento dei 61 anni (invece di 60), per raggiungere il punto di pareggio con gli uomini (65 anni) nel 2018.
L’azienda, nonostante un parere espresso dalla ragioneria dello stato, non sappiamo ancora se è ricompresa nel settore pubblico oppure no: in poche parole non sappiamo ancora con certezza se le donne “postali” possono andare ancora con 60 anni oppure anche per loro ne occorrono 61 a partire dal 2010.
Nonostante questa incertezza, allo stato non chiarita da nessuno: IPOST, Ministero competente, ecc, l’ azienda continua a chiamare le lavoratrici per offrire loro la possibilità di esodo incentivato (non informandole sull’attuale rischio) considerando il requisito dei 60 anni come se la nuova norma ed il dubbio interpretativo non esistessero.
In sede di confronto sindacale abbiamo chiesto che a fronte delle iniziative di esodo che l’azienda sta mettendo in atto si salvaguardino le donne, che hanno accettato e/o accetteranno, da una interpretazione della norma che le privi del diritto a partire dal 2010.
L’azienda ha risposto negativamente sostenendo che la lavoratrice è libera di accettare o meno la proposta di incentivo assumendosene il rischio.
PER QUESTO MOTIVO AVVISIAMO TUTTE LE LAVORATRICI DI POSTE ITALIANE CHE VENGONO CHIAMATE PER ESSERE INCENTIVATE ALL’ESODO E COMPIRANNO 60 ANNI NEL/DOPO IL 2010, DEL CONCRETO RISCHIO CHE LA NORMA IN QUESTIONE RIGUARDI ANCHE IL SETTORE POSTE ITALIANE.

Roma, 14 ottobre 2009

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